La Presenza Del Fotografo a Casa
Nel post precedente raccontavo in linea generale il mio approccio al matrimonio e la mia visione personale delle foto di reportage o in posa.
Stavolta voglio raccontare una storia accaduta nel 2018 durante le prime fasi un matrimonio, la preparazione della sposa.
Il momento in cui capisco che tipo di giornata avrò davanti è sicuramente quello in cui arrivo a casa della sposa e vengo accolto in famiglia: è un momento cruciale perché da lì inizierò a costruire la storia di quel matrimonio. Nei giorni precedenti all'evento in genere sento telefonicamente la sposa e fisso un orario di arrivo e poche linee guida, preferisco non interferire troppo e alterare il normale svolgimento delle varie fasi di preparazione. É importante per me che le famiglie vivano questi momenti in totale libertà e che la mia presenza non influenzi le azioni di nessuno.
Daniela e la sua famiglia
Daniela viene da una famiglia numerosa. Oltre al papà e alla mamma ha tre sorelle e un fratello, quasi tutti hanno a loro volta mariti, mogli e figli. Quella mattina a casa sua c'erano tutti, nel piccolo appartamento ogni angolo era occupato da qualcuno intento a truccarsi o pettinarsi mentre i bambini giocavano o dormivano nei propri passeggini. Sono stato accolto dalla sposa che ballava davanti alla tv sintonizzata su un canale musicale; dopo una veloce presentazione con i genitori e gli altri membri della famiglia ho iniziato a raccontare ciò che vedevo senza pormi troppe domande su cosa fare e come farlo. Ho affrontato quelle prime ore con il puro istinto di chi è consapevole di avere davanti una bella storia di famiglia.
In genere nelle case nel giorno del matrimonio si tiene molto all'ordine e alla precisione, è molto diffuso il tentativo di stemperare l'ansia con il rigore e la calma imposta a tutti i costi, diciamo che dipende da famiglia a famiglia e il bello delle persone è proprio questo, l'essere ogni volta diverse. La famiglia di Daniela è andata spontaneamente controcorrente e mi ha regalato tantissimi scatti puri, che raccontano il loro legame e la felicità di quei momenti.
Eppure mi ricorda qualcosa...
Mi sono reso velocemente conto che quello che stavo raccontando era un po' anche la mia storia. Vengo anche io da una famiglia numerosa composta da tanti cugini e tanti zii. Ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente familiare in cui il riunirsi tutti insieme era prassi comune. Mi sono tornati alla mente i pranzi con i nonni e i lunghi pomeriggi di gioco con i miei cuginetti, quelle giornate lunghe e calde che pareva non finissero mai. Ho messo quei ricordi al servizio del matrimonio di Daniela e li ho utilizzati per raccontare la sua, di storia. Raccontare me stesso attraverso le persone che incontro e che si affidano a me per i loro momenti importanti è forse la cosa che amo di più fare.
La Storia la fanno le persone
La famiglia di Daniela mi ha accolto senza riserve e senza paura e mi ha permesso di muovermi liberamente nei loro spazi personali. Di quel giorno ricordo soprattutto le risate e la sensazione di leggerezza e nostalgia che ho provato; sono sensazioni impagabili che ricerco in ogni servizio matrimoniale che svolgo, senza mai avere un copione in mente, senza mai un pregiudizio o un'aspettativa di alcun tipo, solo con la voglia bruciante di scoprire qualcosa di nuovo e mettere qualcosa di personale nel racconto finale.